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ProLUNG®

ProLUNG® è il sistema di riferimento per intraprendere la rimozione extracorporea di CO2 a bassi flussi (LF-ECCO2-R), grazie alla elevata capacità di rimozione di CO2 garantita (VCO2 > 100 ml/min), la possibilità di monitorare in real time la CO2 eliminata attraverso la piattaforma ProLUNG® Meter, mantenendo una bassa invasività sul paziente. LF-ECCO2 R è un trattamento di supporto extracorporeo con l’obiettivo di ridurre i livelli di CO2 nel paziente per permettere al clinico di impostare un setting ventilatorio il più possibile protettivo.

Di seguito alcuni esempi clinici in cui la strategia di LF-ECCO2-R veno-venosa può essere applicata:

  1. ARDS MODERATA – nei pazienti affetti da ARDS moderata (in tab.1 le definzioni di ARDS) in cui non è possibile perseguire una ventilazione protettiva per conseguente sviluppo di acidosi respiratoria ipercapnica, la strategia di LF-ECCO2-R può permettere al clinico l’impostazione di ventilare il paziente a regimi di volumi correnti e di pressioni di plateau adeguati evitando l’incorrere di volutrauma e barotrauma.
  1. BPCO RIACUTIZZATO – All’insorgere di episodi di riacutizzazione nel paziente BPCO, nei pazienti in cui il supporto di ventilazione non invasiva (NIV) non è sufficiente per gestire la fase di acidosi respiratoria (NIV failure), la rimozione extracorporea di CO2 a bassi flussi può essere utile nel garantire il supporto ventilatorio non invasivo evitando l’incorrere dell’intubazione oro-tracheale con il potenziale rischio di complicazioni infettive, lunghi ricoveri in terapia intensiva, lunghe degenze ospedaliere e outcome non favorevoli. Inoltre, l’applicazione del supporto di rimozione extracorporea di CO2 a bassi flussi può contribuire nell’eseguire un Fast-Weaning del paziente già intubato da 24-48 ore, con la strategia di riportarlo nella condizione di una ventilazione ideale.
  1. TRAPIANTO DI POLMONE – In tutte le fasi del trapianto (pre-intra-post), l’utilizzo di rimozione extracorporea di CO2 a bassi flussi rappresenta una possibile strategia per proteggere il polmone, evitando eccessivi carichi ventilatori, permettendo una migliore gestione della procedura di trapianto al chirurgo, evitando il rischio di intraprendere ECMO in urgenza.
  1. TISSUE LESIONS – Alcune condizioni, come la fistola bronco-pleurica, la rottura di trachea o la lesione diaframmatica, risentono del continuo susseguirsi delle fasi d’inspirazione ed espirazione legate all’attività toracica. Inoltre, il raggiungimento di elevati valori pressori nelle vie aeree durante il supporto ventilatorio influisce negativamente sul danno già esistente. In questi casi, l’utilizzo di rimozione extracorporea di CO2 a bassi flussi può risultare determinante per poter intraprendere un regime di ventilazione protettiva.
Tabella 1. La definizione di Berlino di ARDS (2012)

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Il sistema ProLUNG® consiste in un circuito di emoperfusione veno-venoso provvisto di dispositivo per lo scambio di gas (ProLUNG® -1.8 m2 di superficie con membrana in polimetilpentene rivestita di fosforilcolina). Viene utilizzata aria medicale come gas di scambio per rimuovere CO2 attraverso la membrane dal sangue del paziente. Il sistema può raggiungere 450 ml/min di portata sangue e viene sfruttato un accesso vascolare veno-venoso bilume di 13.5 Fr che può essere introdotto in vena femorale, giugulare o succlavia. Il sistema ha un’invasività comparabile a quella di un trattamento standard di CRRT.

ProLUNG® Meter è una piattaforma per la gestione automatica del gas utile allo scambio e per il monitoraggio della quantità di CO2 rimossa durante il trattamento extracorporeo. ProLUNG® Meter permette al clinico di regolare in modo digitalizzato la portata di aria medicale in ingresso, di riscaldarla e di avere in real time il valore di VCO