Nuovi rilevanti dati disponibili sull’utilizzo della membrana PMMA nei pazienti con malattia renale cronica in emodialisi mostrano un miglioramento nella sieroconversione alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2 BNT162b2 rispetto a pazienti emodializzati con membrana Polisulfone.
Durante il recente 62° Meeting annuale della Società Italiana di Nefrologia (SIN), il Prof. Giuseppe Castellano ha presentato nuovi dati rilevanti che mostrano come i pazienti con malattia renale cronica (CKD) in emodialisi (HD), se sottoposti a trattamento emodialitico con membrana in polimetilmetacrilato (PMMA), sviluppino una migliore sieroconversione al vaccino BNT162b2 anti-SARS-CoV-2 rispetto ad una popolazione di pazienti emodializzati sottoposta a trattamento con membrana in Polisulfone (PS).
Esiste un forte razionale nel garantire la piena sieroconversione e la copertura immunoprotettiva ottimale nei pazienti con insufficienza renale cronica. I pazienti con CKD sono immunocompromessi a causa della loro patologia e lo stato di immunocompromissione peggiora con il trattamento dialitico. I pazienti sottoposti a emodialisi sono pazienti fragili con un aumentato rischio di contrarre infezioni e in ambito di COVID-19 di sviluppare quindi una forma grave con esito infausto. Precedenti studi hanno dimostrato che i pazienti in emodialisi a causa del loro profilo immunitario alterato tendono ad avere una minore sieroconversione a diverse tipologie di vaccinazioni e questo si verifica anche per il vaccino anti-SARS-CoV-2.
Di seguito introduciamo i principali aspetti immunologici della risposta immunitaria umorale e cellulo-mediata coinvolti nella vaccinazione per poi descrivere i dati presentati dal Prof. Castellano. Infine, descriviamo le caratteristiche della membrana dialitica in PMMA spiegando il razionale che può contribuire ad una migliore risposta alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2 nei pazienti in HD.
Download article